Siamo arrivati ad una svolta storica per quanto riguarda la dematerializzazione dei documenti. Dopo che le Pubbliche Amministrazioni hanno fatto da apripista per questa opportunità, ora il vero passaggio significativo si ha con l’estensione della fatturazione elettronica anche nella gestione tra privati. Dal 1 gennaio 2017 è in vigore il nuovo tracciato proposto da SdI che permette a qualunque soggetto IVA di emanare una fattura elettronica verso qualunque altro soggetto IVA.
Dal 1° Luglio 2018 sembra molto probabile l’introduzione del terzo ciclo di obbligatorietà che vede l’emissione obbligatoria di una fattura elettronica da parte dei fornitori di prodotti petroliferi e da parte di sub-fornitori in appalti della Pubblica Amministrazione Italiana.
L’approvazione della manovra finanziaria per il 2018 avvenuta il 30 novembre in Senato ha definito l’avvio della fattura elettronica obbligatoria tra privati a partire dal 1 gennaio 2019, con un anticipo dell’obbligo per alcune casistiche.
Gli obbiettivi principali di questa mossa si possono brevemente riassumere in questi due punti:
- generare risparmi sia per quanto riguarda i controlli finalizzati all’opposizione, all’evasione e di conseguenza quindi avere anche una migliore gestione per quanto riguarda la spesa pubblica
- dematerializzazione i processi delle imprese questo porta ad un generale processo di potenziamento della competitività del sistema del paese con dei benefici al quanto rilevanti. Inoltre un altro beneficio è sicuramente il continuare e rafforzare ancora di più il processo di trasformazione verso il mondo digitale da parte di tutte le aziende.Spostandoci sul lato economico, la maggior parte del risparmio non deriva da minori costi di stampa e spedizione ma dall’automatico inserimento dei processi tra le parti che generano una riduzione e miglioramento dei costi (no data entry manuale, no errori registrazioni, no smarrimenti) e un ridotto rischio di falsi e duplicazioni quindi di conseguenza anche una riduzione di errori e tempi medi nei pagamenti.
Vanno ripensati i modelli, i processi e perfino tutta la struttura alla base del nost
ro lavoro, e tale attività deve essere fatta coinvolgendo sinergicamente competenze tecniche ed umanistiche, ormai ad oggi strettamente collegate.
Solo così sarà possibile ottenere i massimi benefici dall’applicazione dell’interoperabilità dei dati, basata su standard, che la fattura elettronica porterà.
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